Nel dibattito attuale, da parte dei principali sindacati provinciali della scuola si evita il confronto con i problemi reali, preferendo piuttosto privilegiare tematiche propagandistiche di alto valore simbolico. Non si è capito che questo governo sta mettendo mano, senza furia ma con ferma determinazione, a interventi operativi, in notevole misura irreversibili, che aggrediscono situazioni problematiche che ci stanno davanti da tempo.
Ecco che invece la FLC CGIL agita la bandiera dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori (art. 18) come baluardo da difendere per non cadere nella barbarie: a questo proposito, si legga il chiaro e ben argomentato testo di Eugenio Scalfari, pubblicato su Repubblica del 26.02.12 (testo sull’art. 18); mentre la CISL Scuola insiste sul recupero dei gradoni, oltretutto dato per certo anche per l’anno 2011: ignorando che si tratta comunque di una questione di importanza secondaria – riguarda nell’immediato nemmeno un decimo del personale, solo per quest’anno, e soprattutto in un quadro di enorme perdita del potere d’acquisto degli stipendi dei dipendenti del comparto Scuola – e oltretutto trascurando il fatto che i dirigenti della Ragioneria dichiarano che tale recupero non ci sarà…
E’ evidente che alla CGIL interessa propagandarsi come il sindacato che tutela i diritti, come alla CISL quello che si interessa delle condizioni economiche dei lavoratori: propaganda che può rivelarsi utile in una campagna elettorale dura come l’attuale, ma che non serve a fare un solo passo verso l’equilibrata e positiva soluzione dei nostri annosi e crescenti problemi.
E’ a nostro parere evidente che i sindacati devono mettersi a un tavolo a discutere dei problemi reali – diritti, salari, organico funzionale, abilitazione e reclutamento, risorse alle scuole, valutazione di sistema – per elaborare una proposta unitaria da inoltrare al governo; è evidente anche che non possiamo attendere il rinnovo del CCNL nel 2015: sono già passati quasi 5 anni dall’ultimo rinnovo biennale, sono intervenuti numerosi provvedimenti legislativi che hanno alterato e destabilizzato l’impianto contrattuale in parti essenziali, non c’è più alcuna certezza sullo sviluppo della carriera dei lavoratori del comparto, non c’è chiarezza in merito alle competenze del personale nella valutazione di sistema… occorre chiedere l’apertura del tavolo contrattuale fin dal prossimo autunno, con decorrenza del nuovo CCNL dal gennaio 2013.
Firenze, febbraio 2012